OnePlusOne: Io ce l’ho Duro !!ragioni, sentimenti e (de)pressioni

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Un ometto con l’occhiale kitsch, s’aggira per le stanze parlamentari ed è sulla bocca di tutti per il suo incessante desiderio di provocare reazioni d’istinto addomesticato dai  mezzi di comunicazione, cioè da veri e propri tormentoni più pericolosi dell’istinto naturale e difensivo dell’animale. L’unione fa la forza è il motto che l’ometto probabilmente davanti lo specchio ripete a torso nudo la sera prima d’addormentarsi. Ma non l’unione delle persone, della gente e  dei politici, ma solo di chi ce l’ha duro ! Cosa? Probabilmente il fallo, il pene o ,volgarmente parlando, il cazzo !! Già, poiché oramai il linguaggio che lassù tra polenta e osei e le Valli adombrate di bianca neve ha una forte valenza fallica.  Non si è mai sentito parlare di penetrazione quanto in quest’ultima legislatura. Gli uomini della ronda padana se ci fate caso vengono inquadrati sempre dal petto in giù e si mette in evidenza sempre quel manganello tosto e duro che tengono sulla loro destra.  Gli occhiali che indossa l’ometto a raggi ǼΐΛ lo proiettano probabilmente in un mondo  di poliziotti formato da dottori, infermieri, barbieri, studenti universitari, giornalisti, mariti & mogli, artigiani, carrozzieri, disoccupati, precari, papponi,notai, giornalai, fisioterapisti, soldati, soldatesse. Potrà a poco incentivare alle coppie un premio speciale su quanti  extracomunitari romeni, quindi comunitari, catturano.

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OnePlusOne: Il muro del benessere

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.. voi siete l’esercito che combatte per un delitto perfetto, il frutto marcio accuratamente preparato con fiction e documentari camuffati, affinchè ogni crimine sia ripugnante ed ogni diverso possa scomodare i vostri lunghi, oziosi e strazianti sonni…

… la sottrazione della carne… della moltiplicazione degli stereotipi…

NESSUNA IMPORTANZA

ciò che è importante è che voi siete li.. ciò che è importante è che io sia tra voi.. ciò che importante è che voi mi osserviate…

rastrellamenti, costruzioni di supermercati, aereoporti, autostrade per ridisegnare confini spaziali.. in nome dell’onore e dell’omertà..

OnePluOne ha già percorso le strade insieme a voi in questi ultimi giorni..

vi ha spiato… sorpresi… attende altri di voi che inviino video e foto per abbattere i loro sporchi ed erti muri di benessere

PRIMACHELAMAREACRESCA

Pensavate che fosse scomparso?OnePlusOne s’è infiltrato nuovamente, MentreLaMareaCresce

images2Pensavate che fossi scomparso, eh? SPIA CHI TI SPIA è la prima regola che mi do la mattina appena sveglio. In questo periodo apro gli occhi molto presto e porto con me sempre uno zaino vuoto. Dentro c’è solo un piccolo registratore dove le vostre voci tengono compagnia alle mie notti insonni.. Paura ? No, sto semplicemente lavorando. Vi sembro paranoico in questa  società dove crescono le dissociazioni e le singolarità, vero? Poco paranoico e discretamente ossessivo.. Mi guardo attorno..L’ informazione è fluida grazie alla rete, perchè la fa  circolare. Questa è una delle ultime  definizioni che leggo in giro.. Per me oggi invece è un magma visivo, un abbagliante cecità che  colpisce agli occhi, acceca e  spia.. Tutti siamo informati sull’evento che accade, tutti abbiamo saputo e sappiamo. Direi che siamo superinformati, ma in effetti non sappiamo oggettivamente proprio un bel niente, perchè la vera essenza dell’evento, la sua esperienza

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il vero senso che si è tratto, diffuso, trasmesso, è gia stato diluito dal’informazione generalizzata ed a voi, signori e signore, non è rimasto nulla di quell’evento: neanche la sua morte, poichè non avete assaporato la vita. Siete stati granitici, falsi illusionisti…  Sapete cosa ha combinato OnePlusOne  in questo ultimo mese ? Ha proseguito, come vi ho accennato, il suo lavoro. Questa volta ha ascoltato più del solito, si è interrogato. VI HA SPIATO, ed ATTENDE CHE QUALCUNO SPII. Tra pochissimi giorni nel nuovissimo sito di MeddleTv, sarò nuovamente accolto e questa volta potrete inviarmi materiale, lavorare insieme, spiare chi ci spia..

A proposito qualcuno lo ha già fatto.. Non i signori ritratti quì sopra (foto a DESTRA), ma quelli del Detour. Gira voce che qualcosa venga proiettato lì. Non sò nulla e non ci sarò.. Qualcuno ha raccolto il mio messaggio… 

                                                                                                        OnePlusOne

OnePlusOne: Dedica a Giuliano

Roma, lunedì 13 ottobre 2008

Scendendo da un autobus insieme ad un vecchio e caro amico

Ho da poco bevuto due bicchieri di rosso insieme a Giuliano, un amico di strada che vive le giornate percorrendola ed abita in un quartiere periferico dove in molte occasioni mi rifugio. Proprio lì, in un mondo con le piaghe costantemente aperte, abbandonato e ferito dalle istituzioni, dai preti, dai servizi sociali. In questo sperduto mondo pochi mesi fa gli abitanti hanno visto l’uomo nero scendere dal cielo. In piena campagna elettorale per eleggere il sindaco a Roma sua maestà, dal basso del suo populismo, è intervenuto per raccattare voti ricambiando con biglietti di carta. Già, tutto questo si è avverato durante una grigia mattinata nelle strade di questo quartiere popolare, animato da migliaia di gente negli anni trasformati in fantasmi . Sua maestà era in mezzo a loro con il sorriso suadente pronto ad inviare una scorta di ragazzi e ragazze ben curati per donare piccole offerte ai fantasmi:

“Cosa fai nella vita, sei disoccupato ? Sua maestà ti regala 50€ affinché tu possa spenderli bene e divertirti..”

Cosa fai nella vita, lavori? Bene, sua maestà regala 20€, così questa sera potrai mangiare una pizza insieme alla tua ragazza..” Continua a leggere

OnePlusOne: La società oggi è una grande e deviata mente eccitata

mara (g)Carfagna

Roma, 27 settembre 2008

La società è oggi una grande e deviata mente eccitata

Roma est, per ora da qui non mi sposto . I passi incerti s’alternano a pensieri rumorosi ogni volta che noto due mondi presentati in un tutt’uno indissolubile. Apparecchio a terra, mi stendo per un attimo e spengo le luci. Un mondo Indissolubile. Indissolubile. Mondo indissolubile. Qualche portavoce di sua maestà così lo dipinge. Sono sotto un vulcano con persone, uomini, donne, bambini, anziani che non riescono a comunicare. Alcuni di loro sono increduli intorno a sua maestà, alla sua sfacciata autorità. Continua a leggere

oneplusone – PRIMACHELAMAREACRESCA

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OnePlusOne “Continuate a recitare la preghiera della serenità, interconnessi a un Dio virtuale”

Messaggi indipendenti nello spazio e nel tempo.

Nelle terre sconfinate veniva colpita la velocità dei corrieri indiani.

Gli Yankee aspettavano che i capelli si asciugassero sotto la pioggia.

L’attesa..

Vi hanno costruito una terra comune dove vi specchiate, giocate tra parchi a tema ludici e spettacolari.

Siete dentro Dysneyland ed avete paura di uscire.

L’indiano, nelle terre sconfinate, doveva inginocchiarsi accanto la sua preda morente, avvicinare la bocca per rubare il suo ultimo respiro, per impossessarsi della sua velocità.

Continuate a recitare la preghiera della serenità, interconnessi di fronte a un Dio virtuale.

Intanto qualcuno sorveglia e mira la vostra immobilità.

Ci sono moltissime interferenze.  Ci sono moltossime interferenze; Ci sono m?çno m*°olt—ssime inter^^..

^i [^no moltiss^^me *]ter–ren^^

One Plus One -Protetto da MeddleTv-

E’ successo tanti anni fa.

Quando la vostra porno rabbia, il crimine dell’illusione si è arreso alla quotidianità lisergica dello spettacolo.

Lo spettacolo …

Avete una pallottola puntata dietro la nuca.

Ma siete ancora controllati al di là del filo.

La percezione vi trasforma continuamente in collegiali immobilizzati a terra o in bastardi convertiti dalla stanchezza.

Nella città si muovono uomini senza carne.. nella città ci sono persone sull’onda di una crisi di nervi. Nella città il mondo orwelliano non è più una minaccia, ma un modello di assuefazione..

Roma, 10 settembre, 2008: “Allontaniamo le bestie, ammorbidiamo i loro istinti..” OnePlusOne

Ieri pomeriggio sono salito sopra un tram che conduce da un quartiere di Roma est alla stazione Termini. Lì spesso mi fermo solamente per guardare, confrontare se l’anticamera dell’inferno negli anni sia cambiata. La latitanza dalla società degli affari consumistici mi ha spesso portato negli angoli limitrofi a sentirne gli odori innervati tra i muri, tra i portoni di Via Giolitti, Via Turati e nei fiori venduti a Piazza Vittorio. Mi camuffo tra spacciatori, papponi, neri, eroinomani, guardoni, marchettari, poliziotti in borghese, militari, trans, impiegati, puttane, turisti, tassisti abusivi ed albergatori criminali. Eppure conosco poca gente e negli anni mi è capitato di scambiare poche parole con qualche nero che per brevi periodi sorvegliava alcune zone. Continua a leggere