I soliti ignavi

“Che mai non fur vivi”. Dante parla di questi personaggi con grande disprezzo perchè sono esseri che non hanno mai preso una decisione: non sono nè il bene nè il male. Uomini inutili che purtroppo spesso ricoprono ruoli fondamentali nella società del 1300 come in quella odierna, anzi,forse oggi queste figure prevalgono nella nostra società, portatori del nulla, del superficiale e del precario. Gli ignavi sono manovrati come burattini, servono in genere ad incanalare l’opinione pubblica in un determinato senso, imbonitori subdoli che hanno successo su chi non ha strumenti adatti di difesa. Gli ignavi sono lo specchio di una dignità rarefatta, labile,un qualcosa di molto italiano.

Immagino che gli ignavi quando si alzano al mattino la loro prima azione è controllare cosa dovranno non fare, probabilmente ognuno è dotato di una lavagnetta elettronica che li aggiorna in tempo reale su come comportarsi. Arrivano gli ordini, loro eseguono.

Forse esisteranno anche delle cariche e delle classi di potere tra loro: essere un buon ignavo non è semplice, devi imparare regole rigide e annullare il tuo pensiero.

Le massonerie sono percepite quasi come una leggenda, qualcosa che non esiste più, di antico. Penso, al contrario , che probabilmente hanno avuto una grossa evoluzione: si sono integrate al meglio nel tessuto sociale come una piovra. Non sono come le immaginiamo: sette di pochi elementi, ma sono diventate “massonerie di massa”. Gli ambienti di lavoro, soprattutto uffici professionali, sono diventati luoghi in cui questo tipo di attività prende maggiormente corpo. In genere nelle alte cariche ci sono gli ignavi peggiori, che si rinchiudono in mondo quasi virtuale dimenticando di guardare fuori la finestra anche per cinque minuti al giorno.

Ecco allora che la situazione italiana politica rispecchia il mondo degli ignavi, imbonitori insignificanti ma pericolosi allo stesso tempo. Pressano la popolazione con una studiata strategia psicologica, usano i piccoli ignavi per non comunicare cosa succede nel paese.

Due sono gli strumenti che servono al sistema ignavo: il denaro ed il silenzio. Partendo da questi due elementi si può far credere di tutto, ed addirittura, si può far credere in un mondo che non esiste,un mondo in cui nessuno più guarda fuori dalla finestra. Forse ci dovremo arrendere tutti a questi esseri sprezzanti, luridi, ma capaci (ahimè) di annullare il pensiero.

La società italiana non si può più essere definita tale: sembra che si sia frantumata in tante piccole società, non connesse tra loro, anzi il solco diventa sempre più profondo, l’intolleranza e l’egoismo sembrano prevalere su tutto. Non ci sopportiamo tra italiani, figuriamoci come potremmo mai accettare culture diverse, solo la Nazionale di calcio sembra fare da collante…che vergogna!!!

Comunque concludo questo breve articolo sul “niente” con una nota di ottimismo: anche se la televisione ed i giornali degli ignavi non ne parlano, voglio sottolineare una forte tendenza che sta crescendo proprio all’interno di quelle piccole società di cui parlavo in precedenza. L’associazionismo, molte persone, giovani e non stanno facendo nascere gruppi di associazioni volontarie per difendere la loro dignità ed il loro territorio, come sempre sono silenziosi ma lavorano con grande passione. Sarebbe bello che questo proliferare di associazioni riescano a creare una rete su scala regionale o provinciale per diventare una forza o almeno un altro modo di vivere questo mondo.

Andrea Valentino

Una Risposta

  1. mi potresti dire di chi è questo quadro con gli attaccapanni al posto delle persone? Quando è stato fatto? Lo vorrei citare nelle fonti perché l’ho trovato utile per un mio progetto video. Grazie, marcella

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